Attualità e Viaggi
Il ritorno del Temporary Shop: le artiste ferraresi si raccontano
Elisabetta Barletta, Sandra Boccafogli, Marica Cariani, Nicoletta Droghetti

Vi piace girare per mercatini? Quanto è bello vedere tutta la merce ben disposta, i colori, il luccichio degli oggetti nuovi? E quanto è bello sapere che quell’oggetto è qualcosa di unico, nato dalle sapienti mani artigiane che lo rendono un pezzo esclusivo nel suo genere?
A Ferrara tutte queste suggestioni le possiamo trovare al Temporary Shop, nella splendida location della Saletta di via Savonarola 14, l’1 e il 2 dicembre.
Parlando con una delle artigiane presenti, mi ha subito introdotto il loro progetto con una storia, un brano tratto da Donne che Corrono coi Lupi di Clarissa Pinkola Estés:
“C'era una volta una povera orfana che non aveva scarpe. La bimba conservava tutti gli stracci che riusciva a trovare finché un bel giorno riuscì a confezionarsi un paio di scarpette rosse. Erano rozze, ma le piacevano...Un giorno, mentre percorreva faticosamente una strada, vestita dei suoi stracci e con le scarpette rosse ai piedi, una carrozza dorata le si fermò accanto. La vecchia signora che la occupava le disse che l'avrebbe portata a casa con se e l'avrebbe trattata come una figlioletta. Così andarono nella dimora della vecchia signora ricca, e là furono lavati e pettinati i capelli della bambina. Le furono dati biancheria fine, un bell'abito e lucide scarpe nere. Quando la bambina chiese dei suoi vecchi abiti, e in particolare delle scarpette rosse, la vecchia le rispose che sudici e ridicoli com'erano, li avevano gettati nel fuoco, che si era incaricato di ridurli in cenere. La bimba era molto triste perché quelle umili scarpette rosse che aveva fatto con le proprie mani le avevano dato la più grande felicità.”
Dalla favola Scarpette Rosse, C.P. Estés Donne che corrono con i lupi
Non bisogna mai sottovalutare la passione e la dedizione dietro un oggetto fatto con le proprie mani. Come Sandra, fotografa e artigiana mi dice: “Quelle scarpe fatte a mano possono diventare belle e ben fatte, tramite l'esercizio, lo studio e l'esperienza, senza perdere di vista la passione originaria, senza essere mortificate. La nostra mission è creare qualcosa che prima non c'era, inserendolo in uno spazio fisico che diventi la nostra vetrina, in cui chi acquista divenga parte integrante del processo creativo, nel momento in cui vede e sceglie di acquistare uno dei nostri prodotti. Di conseguenza il nostro temporary shop può essere visto come una creatura vivente a tutti gli effetti.”
Uno dei momenti più belli per tutte le artigiane, è parlare con le persone, rispondere alle loro domande, vedere la curiosità nei loro occhi, è quello il momento che arricchisce e da soddisfazione
Come dice la parola inglese temporary, il nostro è un negozio temporaneo, e itinerante nella ricerca di un contenitore che ci ospiti, ma questo carattere transitorio non riguarda noi e la nostra essenza.
Per questa seconda edizione di dicembre, il Temporary Shop presenta quattro artigiane, quattro artiste ferraresi, ognuna con un’arte diversa da proporre e far conoscere, ognuna con le sue particolarità.
Elisabetta Barletta, fumettista e illustratrice da circa 20 anni. Collabora con vari editori tra cui Sergio Bonelli Editore sulle testate Cassidy, Saguaro, Agenzia Alfa. Le sue collaborazioni sono varie e avvincenti, e quando non realizza fumetti, si diletta in illustrazioni sulle tematiche femminili, realizzate per esaltare l’eleganza, la bellezza e la grazia.
Sandra Boccafogli, ricercatrice di immagini e fotografa. Ha fatto di Ferrara il suo studio fotografico, rappresentandola in modo onirico e straniante. Ogni scatto di Ferrara è un’esperienza, una visione diversa della città, come se fotografasse tante città in una, il tutto sul leitmotiv del bianco e nero. La sua idea è di far entrare la sua Ferrara nelle case delle persone, trasformando le immagini in calamite, stampe, segnalibri.
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Marica Cariani e i suoi Biggiù, stilista di moda, disegnatrice e realizzatrice di eco-gioielli. Ogni suo prodotto è frutto di un accurato studio artigianale, con una particolare attenzione a materiali naturali e a tecniche tradizionali. Ogni suo pezzo è un connubio tra tradizione e modernità, qualcosa di unico e irripetibile nel suo genere, ispirato alla natura, alle forme semplici, alla quotidianità e alla sua fantasia.

Nicoletta Droghetti e i suoi CottonJewellery, artista delle pietre dure. Nicoletta ha unito il lavoro dell’orafo con quello del macramè, realizzando piccoli gioielli eleganti ed originali che richiamano lo stile bohemien. Il filo di cotone lega tutte le sue opere, può essere modificato, intrecciato, creando effetti visivi sempre diversi e d’impatto.
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Quattro artiste diverse, quattro modi da esplorare, il tutto l’1 e il 2 dicembre, alla Saletta di Via Savonarola l’occasione per conoscere quattro splendide donne, quattro incredibili artiste ferraresi.
Ora la domanda sorge spontanea: avete già comprato i regali di Natale?
Sara Govoni
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