Utilità e progetti
Teenagers e piccoli migranti: un’estate diversa nel modenese
Un campo di volontariato multiculturale organizzato da IBOItalia e Overseas onlus

Lavorare con gli adolescenti non è mica facile. È un periodo della vita, l’adolescenza, in cui i ragazzi e le ragazze scoppiano di ormoni, di desideri, di insicurezze, di paure, di sogni. Sono davvero tante cose complicate, se messe tutte insieme. Però, allo stesso tempo, i teenagers non sono solo minori di cui prendersi cura, ma piccoli adulti in crescita, capaci già di caricarsi di qualche responsabilità importante. Un campo di volontariato estivo organizzato da IBOItalia (Ferrara) e Overseas onlus (Spilamberto, Modena) ha unito in maniera vincente due gruppi di minori, creando un ambiente multiculturale davvero speciale: adolescenti di 15-17 anni provenienti da Italia, Spagna e Francia si sono improvvisati animatori e tutors di un gruppo numeroso di bambini di scuole elementari e medie, formato unicamente da figli di migranti da Sri Lanka, Marocco, Tunisia, Bulgaria e Romania. Le seconde generazioni di famiglie arrivate da poco nel nostro paese si sono messe all’opera per finire i compiti delle vacanze, imparare le basi dell’italiano, sperimentare laboratori di musica, non-violenza e educazione ambientale, e a fare passeggiate con i cuccioli del canile di Spilamberto. Il tutto con i loro amici teenagers al fianco, pronti a giocare a pallavolo o a carte, ad aiutare in matematica o francese. La cornice magica della casona di Overseas ha aiutato a rendere l’esperienza ancora più intensa. Immersa nel verde della campagna modenese, l’associazione ospita anche richiedenti asilo, oltre ad occuparsi attivamente di cooperazione internazionale. A coordinare le due settimane di campo c’erano anche degli educatori speciali che, assieme alla sottoscritta, si sono dati da fare affinché tutto fosse perfetto: grazie Giuseppina, Mario, Irene, Giorgia e il cuoco Francesco. Gli adolescenti hanno anche partecipato agli incontri serali del coro multietnico di Spilamberto, hanno riordinato l’Emporio e imparato le basi del riuso e della cittadinanza globale. Hanno vissuto tutti insieme ad Overseas per due settimane, usando l’inglese come lingua veicolare, aiutando nelle faccende di casa, imparando insomma ad essere responsabili.


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