Utilità e progetti
Il Servizio Civile: e tu, quanto ne sai?
Informazioni sul Servizio Civile

Spesso si sente parlare di “servizio-civile” -chi tra i banchi di scuola, chi alla radio, chi in tv, in famiglia o tra gli amici -ma, ancora più spesso, ci si trova ad ascoltare queste due parolone senza però capirne a pieno il vero significato, il progetto, gli scopi, gli obiettivi, i traguardi. Eppure, non tutti sanno che queste parolone, buttano le loro radici in un passato lontano dai nostri tempi, o perlomeno, lontano dai social, dai media, da tutte le mode e motivi guida e slogan e muse ispiratrici varie che li caratterizzano: parliamo infatti degli anni ’70, anni della creatività, del cambiamento, della svolta economico-sociale. Gli anni di Andy Warhol, della musica pop e dei figli dei fiori. Ebbene, è proprio nel 1972 che nasce in Italia il Servizio civile, sancito dalla legge n.772, la quale introdusse per la prima volta in Italia l'obiezione di coscienza alla leva militare obbligatoria. Sarà nel 2001, dopo la riorganizzazione delle Forze Armate solo su base volontaria, che viene promulgata la legge di "Istituzione del servizio civile nazionale”; e nel 2004, la Camera approverà la Riforma della Leva obbligatoria, che ne sancisce la sospensione definitiva. Dunque, il servizio civile oggi, prestato su base volontaria con rimborso spese affiliato, è prima di tutto una scelta che un giovane (dai 18 ai 29 anni) può intraprendere per un anno, presso un ente no profit, con il fine ultimo della formazione e del servizio negli ambiti della Pace, della Solidarietà, dell’Ambiente e in quello Artistico-culturale.
Il Servizio Civile, grazie anche alla varietà dei suoi progetti, è soprattutto un’opportunità. “Terminata la triennale in Ingegneria dell’Informazione, ho provato ad addentrarmi nel mondo del lavoro, con scarsa fortuna.”- racconta Elena Bracchi. “Avevo spesso sentito parlare di Servizio Civile durante gli anni del liceo, ma non mi ero mai approcciata al mondo del volontariato. Una mia amica mi disse di un bando in uscita e, trovato un progetto che sembrava interessante e dove le mie conoscenze avrebbero potuto essere utili, ho deciso di candidarmi.” Le sue parole si mostrano avvolte di una profonda fiducia verso il futuro, in un qualche modo reso più lucido e nitido dall’esperienza di Servizio Civile, che definisce lei stessa “non solo un’occasione lavorativa, ma anche e soprattutto una crescita personale, la possibilità di esprimere sé stessi e di mettere a frutto i propri studi, svolgendo attività volte al prossimo.” Il Servizio Civile può essere dunque un’occasione per molti giovani che vogliono approcciarsi al mondo dell’impiego con orari e compiti definiti, conciliando però anche le proprie passioni, desideri e ambizioni.
Per altri invece, rappresenta il responso ad una condizione critica. “Conclusa la laurea triennale in Scienze e Tecnologie della Comunicazione mi sono iscritta ad un corso di laurea magistrale che però non soddisfava le mie aspettative, ritrovandomi così in una condizione di indecisione sulla strada da proseguire.”- racconta invece Annalisa Forlani. “All’epoca ero già a conoscenza del Servizio Civile perché anche il Comune in cui abito negli anni ha sempre attivato il bando. Inoltre già da diversi anni svolgo attività di volontariato, così mi sono interessata maggiormente anche alle attività proposte su Ferrara e provincia per vedere se c’era qualche progetto in linea con i miei interessi. La scelta di un progetto fra tanti è fondamentale, è importante riflettere sulla propria esperienza e sui propri interessi personali, su ciò che io come possibile futura volontaria sarei in grado di dare all’ente/associazione con cui collaborerò. L’anno di Servizio Civile si è rivelato per me un’importante occasione di crescita personale e di conoscenza di diverse realtà, un anno in cui mettermi in gioco, relazionarmi e confrontarmi con nuove persone per comprendere a pieno le mie capacità e capire il mio futuro.”- racconta Annalisa.
È inoltre necessario, e doveroso, che tale servizio sia adeguatamente pubblicizzato, divulgato e promosso maggiormente. “Io ho assistito ad una sorta di evoluzione della pubblicizzazione del bando di servizio civile, vale a dire, che se prima veniva recapitata la lettera a casa che spiegava il progetto, o addirittura le reti locali annunciavano l’apertura del bando, ora questo non c’è, e anzi, sembra quasi essersi sfumata quella possibilità di informarsi in merito.” Spiega ancora Elena.
Servizio Civile non deve dunque essere visto nella singola ottica lavorativa o di formazione, ma in una visione più ampia, che vede la crescita umana e personale ma anche civile e sociale, principi del volontariato. E ai giovani- veri protagonisti in questo ambito- si deve ancora di più incentivare questa prospettiva di volontarismo che offre il Servizio Civile.
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