Arte e Letteratura
L'arte del liguaggio verbale e del corpo
Ketty La Rocca 80. Gesture, speech and word in mostra al Padiglione d’Arte Contemporanea di Ferrara

Dal 15 aprile al 3 giugno torna al Padiglione d'Arte Contemporanea di Ferrara la Biennale Donna, dedicata a Ketty La Rocca (La Spezia, 1938 – Firenze, 1976), un'artista italiana di grande rilievo nella scena culturale degli anni Sessanta e Settanta.
La mostra dal titolo Ketty La Rocca 80. Gesture, speech and word ha una duplice lettura: ottanta sono gli anni trascorsi ormai dalla nascita dell'artista, mentre la frase di accompagnamento è una citazione di un antropologo francese, suggerita dal figlio per esaltare l'interesse antropologico e la vivace vitalità di La Rocca.
Abbiamo visto in anteprima la mostra curata da Francesca Gallo e Raffaella Perna, ed è subito apparso chiaro come questa si muova su un duplice binario, tematico e cronologico. È un percorso dell'evoluzione artistica di Ketty La Rocca, un gioco alla scoperta di quest'artista e della sua costante ricerca di contatto con l'intimo, dell'io e del tu, di raccoglimento, di un uso irriverente della parola che infine si riduce a sole linee. Dalla parola ai gesti.
Come convincervi a conoscerla attraverso le sue opere? Parlandovi un poco di lei, nelle tre fasi in cui la sua professionalità artistica non smette di sorprendere.
I Collage e i Cartelli
“Non è tempo per le donne di dichiarazioni: hanno troppo da fare e dovrebbero conformarsi ad un linguaggio che non è il loro, è ostile.”
Attiva nel Gruppo 70, l'attenzione dell'artista è sulla figura femminile, sugli stereotipi che si creano attraverso l'uso del linguaggio mediatico. La donna è ancora considerato oggetto in una società prettamente maschilista e La Rocca gioca su quegli stessi stereotipi, con collage -ed attorno al '67 con inusuali installazioni di segnaletiche stradali- che rimandano alla cultura cinematografica e musicale dell'epoca, smascherando il maschilismo che si nasconde dietro la stessa cultura cattolica dell'epoca.
Craniologie
Negli anni Settanta La Rocca si concentra sul linguaggio dei gesti, attraverso molteplici strategie espressive: fotografie, video, ritratti in cui l'artista mostra facce, linguacce e smorfie per trasmettere stati d'animo differenti. Da qui si dedica alle Riduzioni, realizzate di solito a partire da fotografie trouvées, dove i profili delle immagini vengono ripercorsi su carta dalla grafia dell’artista che scrive parole senza senso alternate all’incalzante “you”. L'opera finale che racchiude questa fase è Craniologie: una serie in cui interviene sulle radiografie del cranio, sovrapponendovi fotografie stampate su lastre trasparenti di “gesti incapsulati” – una mano aperta, un dito, un pugno chiuso – e la ripetizione ossessiva della parola “you” che divora l’immagine. Parola che non ha più significato, comunicazione che si racchiude nell'intimo.
Verbigerazione
In psichiatria, verbigerazione indica il disturbo del linguaggio che si manifesta con la formulazione di discorsi intessuti di parole slegate e improntati a particolare vivacità.
È questo il fulcro delle performance realizzate da La Rocca, a partire da testi nonsense, ripetitivi, pieni di intercalari ed espressioni a stampo burocratico, che ribadiscono ulteriormente l'incapacità delle lingue storiche di comunicare in modo autentico.
In occasione dell’esposizione sarà edito un catalogo bilingue italiano e inglese, che contiene le riproduzioni di tutte le opere esposte e apparati biografici, unitamente a contributi critici di Francesca Gallo e Raffaella Perna.
Alla Biennale Donna verranno poi affiancati un incontro con studiosi e artisti, in collaborazione con l’Università di Ferrara e due repliche del gioco-performance In principio erat verbum eseguite dagli allievi dell’Istituto d’arte Dosso Dossi di Ferrara. Sarà inoltre riservata particolare attenzione al mondo scolastico, con speciali approfondimenti pensati appositamente per gli studenti durante le visite.
Ketty La Rocca 80. Gesture, speech and word
15 aprile – 3 giugno 2018
Padiglione d’Arte Contemporanea
Corso Porta Mare 5, 44121 Ferrara
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