Arte e Letteratura
I molteplici volti della creatività
Immersione nell'arte con Silvia Meneghini, insegnante di Educazione Artistica all'Istituto Cosmè Tura

“Non vedi l’ora di finirla, ma vedrai che ti mancherà la scuola!” La classica frase che i professori ripetevano in classe, soprattutto al quinto anno prima del fatidico esame di stato. A quell’età si desidera solo mettere da parte una volta per tutte l’ansia per le verifiche, ma col passare degli anni si ripensa con nostalgia a quei giorni frenetici tra compiti, professori e compagni di classe.
Quella stessa frenesia, assieme a tanto entusiasmo e voglia di mettersi in gioco, l’ho ritrovata nel momento stesso in cui ho messo piede presso l’Istituto Comprensivo Cosmè Tura di Ferrara, dove mi sono recata per incontrare Silvia Meneghini, insegnante di Educazione Artistica.
Casualità ha voluto che mi ritrovassi proprio a fare da spettatrice alla lezione in corso su Michelangelo e, dopo solo cinque minuti, già ero affascinata dal metodo d'insegnamento di Silvia. “Prendete il libro e capovolgetelo sopra le vostre teste, così, come se vedeste il Giudizio Universale dentro alla Cappella!” Silvia istruisce gli studenti e in un attimo il fruscio di libri riempie l'aula. “Ok, l'avete visto bene? Adesso rimettiamo giù il libro e iniziamo a studiarlo: chi c'è qui al centro nella luce?” E da questa domanda prende vita una vivace interpretazione dell'affresco da parte degli alunni, guidati sapientemente da Silvia. L'entusiasmo brilla nei loro occhi, mentre commentano ogni piccolo particolare dell'opera con il proprio punto di vista.
La lettura personalizzata dell'opera d'arte è solo uno dei tanti metodi adottati da Silvia per incrementare l'efficacia dell'apprendimento. Sui banchi dei ragazzi noto dei blocchi da disegno da cui spuntano foglie a forma di pesce, foto, collage di disegni e... “Ma quelle sono le Tartarughe Ninja!” Non riesco a non contenermi nel riconoscere uno dei simboli della mia infanzia. “Eh sì, siccome stiamo facendo Michelangelo, Donatello, Raffaello e così via abbiamo pensato a questo collegamento, che è più immediato, alle figure di questi artisti!” Silvia inizia quindi a mostrarmi con orgoglio i diari di Storia dell'Arte dei suoi studenti, dove vengono riassunte le tappe principali della storia dell'arte dalla preistoria all'arte moderna. “Per ogni argomento i ragazzi fanno uno schema con i concetti principali e ricreano poi la loro idea di quel movimento artistico attraverso figure che conoscono. In questo modo rimane loro più impresso il concetto, devono imparare ma anche essere fieri di ciò che fanno. Non importa se un lavoro è più bello di un altro, tutti vengono valorizzati allo stesso modo e in terza all'esame porteranno proprio questo diario per Arte.”

Al suono della campanella, Silvia ne approfitta per mostrarmi i progetti realizzati assieme ai suoi studenti e che al momento abbelliscono le pareti dell'istituto. Collage di volti e un enorme cuore realizzati con gli scarti del laboratorio di falegnameria, i castelli delle fiabe rivisitati in chiave moderna, fumetti realizzati partendo da una semplice pallina di carta... Una vera e propria immersione nella creatività, che raggiunge anche il cuore della street art e della fotografia.
Dall’amicizia tra Silvia ed Alice Bolognese e dalla volontà della cineteca di collaborare con le scuole, è nato infatti l’ultimo dei progetti che ha coinvolto diverse classi di Silvia e colleghi professori. Tra le recenti proiezioni del Cinema Boldini vi è Visages Villages, un documentario che reinventa il road movie. È la storia di un incontro tra Agnès Varda, autrice di Cléo, e JR, street photographer tenacemente indipendente che deve la sua reputazione ai collage giganteschi che incolla nel cuore delle metropoli, lontano dai musei di arte contemporanea. La visione del film in lingua francese, con sottotitoli in italiano, rappresentava già di per sé una sfida per i ragazzi della scuola media, ma questi ultimi non solo ne sono stati entusiasti, ma nell’ora successiva a scuola, assieme a Silvia, hanno iniziato a proporre idee per il nuovo progetto.
“Inizialmente i ragazzi hanno fatto foto ai propri occhi e le hanno posizionate su delle cartine nel paese da cui provengono o in altri posti come le macchinette nel caffè. L'idea è piaciuta tanto che abbiamo deciso di svilupparla in qualcosa di più.”
Il punto di partenza è stato proprio un libro scritto da JR per gli adolescenti dagli 11 ai 15 anni. Un quaderno in cui l'artista offre la possibilità di seguirlo nei suoi viaggi e capire meglio il suo lavoro, ma non solo: al termine del libro si trova un quaderno fai da te da fotografare, tagliare, incollare e creare!
“La professoressa di francese ci ha aiutato molto per la traduzione del libro e quella di italiano ha fatto fare ai ragazzi la scheda di comprensione del testo.”, racconta Silvia, “Poi abbiamo fatto una fotocopia di una immagine del libro e l’abbiamo ripetuta per creare lo sfondo su cui abbiamo poi attaccato tante facce. Abbiamo documentato tutto e, sempre con l'aiuto della professoressa di francese, abbiamo scritto una lettera a JR. Chissà se mai ci risponderà!”

La mente di Silvia è una vera e propria fucina di idee e tanti nuovi progetti verranno presto realizzati. Tra questi, la mostra fotografica che tre delle sue classi presenteranno al festival Riaperture che si terrà a Ferrara dal 6 al 15 aprile. Il progetto ha preso vita seguendo una delle tendenze più in voga su Instagram, il flat lay: foto scattate dall'alto, prevalentemente usate dai food blogger per scattare fotografie al cibo e alla tavole imbandite e che hanno poi preso piede in ogni settore, che si tratti di moda, beauty o lifestyle. Scatti che seguono linee precise a partire dalla cura della composizione degli oggetti ritratti all'armonia di colori. Seguendo questo schema, gli studenti di Silvia hanno scattato foto agli oggetti che più li rappresentano ed il risultato finale sarà una personale rappresentazione di ciascun membro della classe. Durante il festival si terrà inoltre un workshop sulla realizzazione di questo accattivante progetto fotografico.
Dalle chiacchiere con i ragazzi emerge la soddisfazione nel portare a termine tante e diverse attività, che consentono loro di esprimere tutta la propria creatività e la possibilità di godere appieno del Fanciullino decantato da Pascoli.
Terminato il tour artistico della scuola, Silvia infine mi indica una parete che sarà presto la tela di un nuovo ambizioso lavoro. “Hai presente la coreografia di San Giorgio che sconfigge il drago realizzata dalla curva ovest alla partita Spal - Bologna? Ecco, con i ragazzi pensavamo di ricrearlo su un muro, magari prima proiettando l’immagine per ricalcarne le forme ed utilizzare poi i materiali di scarto della falegnameria per ricostruire la forma e i colori. Sarà un po' impegnativo, ma ci divertiremo!”
E noi non vedremo l'ora di ammirare il risultato finale!
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