Utilità e progetti
I giovani e l’accoglienza
Storia di un incontro speciale

Where?: il Centro di prima accoglienza di Castelnuovo di Baganzola, Parma.
Who?: un gruppo di giovani italiani e africani, ritrovatisi per un campo di volontariato a Vicomero, poco distante, e gli immigrati ospiti del centro. Con loro operatori sociali, volontari, Protezione Civile, Croce Rossa.
When?: una mattina di inizio dicembre 2016.
What?: I ragazzi e le ragazze del campo di volontariato hanno visitato il centro per incontrare le persone costrette a migrare, che si trovano a vivere (momentaneamente o con il desiderio di stabilirsi) in Italia. Un’operatrice spiega come sono seguiti gli ospiti passo dopo passo, le regole, le libertà e le responsabilità per convivere tutti nella stessa struttura. La prima accoglienza è un momento particolare, il primo step della vita nel Belpaese, confrontandosi con la sua burocrazia e i problemi linguistici, infatti una grande stanza è adibita a classe per le lezioni di italiano. Gli uomini sono in maggioranza, mentre le donne vivono in un’ala separata, e tra loro anche una piccolina nata da poco. Ci si divide tra chi parla inglese e chi parla francese e si chiacchiera, seduti tutti ai tavoli. Strette di mano, sorrisi, ognuno cerca di mettere a proprio agio l’Altro.
Alle pareti grandi murales colorati, e il disegno di un albero dai mille rami, in ogni foglia il nome di chi è passato dal centro, e tutti insieme sembrano formare una grande famiglia.
Si passa tutti insieme alla pulizia di una sala, passando da un canto all’altro, prima in italiano poi ognuno si lancia nella propria lingua. I meno timidi ballano anche, si battono le mani, per qualche ora tutti dimenticano che alle ingiustizie non c’è mai fine, e moltissimi degli attori di questa storia sono stati costretti a fuggire da fame, dittature, guerre nei loro paesi di origine. Ad un certo punto qualcuno intona Bella Ciao, ritornello facile da imparare e ripetere per gli stranieri, e un simbolo per gli italiani. Una canzone folkloristica simbolo della Resistenza italiana, insegnata a giovani provenienti da tutte le parti dell’Africa.
Why?: Perché no? Perché non accogliere? Perché non cercare di comprendere l’Altro e mettersi nei suoi panni? Perché non moltiplicare le occasioni di incontro? Perché non fare volontariato qualche ora ogni settimana in questi centri, sparsi ovunque in Italia? Perché alzare muri e barriere? Accogliere o essere accolti, due azioni molto complesse, ma necessarie.
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