Utilità e progetti

L'Africa in provincia di Parma

I campi di volontariato di Solidarietà-Muungano onlus
di Valentina Chendi \ 29-11-2016 \ visite: 40372
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La parola “muungano” in lingua swahili significa solidarietà: i campi di volontariato di una piccola onlus nella campagna parmense sono ormai da anni un punto di ritrovo per molti giovani, che si trovano a crescere in un’Italia ormai multiculturale, che a molti non piace e che invece per altri è sinonimo di incontro. Negli ultimi anni ragazzi e ragazze da tutta l’Italia si sono ritrovati a Vicomero, per vivere esperienze di studio e lavoro accolti dalla grande famiglia di Solidarietà-Muungano onlus. Dopo i campi estivi, nel 2016 i partecipanti hanno chiesto a gran voce di ritrovarsi anche per un campo invernale, che si terrà durante il ponte dell’Immacolata. Qual è, quindi, la chiave vincente di questi campi di volontariato? Intervisto Michela Magelli, Alessia Lanfranchi e Donata Frigerio di Solidarietà-Muungano onlus, per cercare di capire. Mi raccontano che i temi affrontati ai campi di volontariato sono sempre molto attuali, dalla povertà all’immigrazione, dall’ambiente all’Islam, dai minerali alla tragedia nel Mediterraneo. I giovani sperimentano la vita comunitaria, alloggiando tutti insieme e dividendosi i compiti e le responsabilità quotidiane. Lo staff organizza anche attività ludiche, insieme ad incontri tematici, conferenze e seminari con esperti e professori universitari (per fare qualche nome: Pasquale de Muro, Don Bruno Bignami, Eugenio Melandri, Micheline Mwendike e John Mpaliza, il fotografo Erberto Zani, Cécile Kyenge). L’impegno e le riflessioni continuano poi attraverso laboratori e workshops dinamici, intervallati da momenti di lavoro manuale a favore della comunità. Una delle particolarità di questi campi è la partecipazione di ragazzi africani e italiani, di provenienze ed età diverse. Il continente africano è il filo rosso che collega tutte le attività, poiché Solidarietà-Muungano nasce nella Repubblica Democratica del Congo e oggi prosegue la sua missione anche in Italia.
Nel 1976 i primi saveriani e laici formarono una comunità a Goma, che negli anni, nonostante guerre, epidemie, l’eruzione del vulcano e tanta miseria, cresce e rimane attiva investendo sulla formazione, sull’aiuto rivolto a bambini e giovani, sull’artigianato, sulla pratica del microcredito. L’attività procede anche in Italia dal 1992, dove Solidarietà-Muungano onlus trasmette dei valori che oggi risuonano come necessari per la nuove generazioni; sto parliamo di fraternità, cultura della pace, accoglienza verso l’Altro e giustizia. Inoltre la onlus accoglie alcuni migranti, sostiene due case di accoglienza, ha un mercatino solidale che serve a sostenere i progetti di Goma, e infine svolge molti incontri di sensibilizzazione nelle scuole. Un forte punto di riferimento per grandi e piccoli è Padre Silvio Turazzi, originario della provincia ferrarese: missionario saveriano costretto sulla sedia a rotelle dopo un grave incidente, Padre Silvio sa arrivare al cuore di tutti, e trasmette tenacia mentre racconta con gioia gli anni trascorsi in missione in Africa, insieme a Edda e Paola, le amiche e compagne di cammino. Che cosa attrae i giovani ad iscriversi a questi campi di volontariato? Secondo Donata Frigerio il fascino dell’Africa incuriosisce moltissimo, e “Il feedback che riceviamo dai ragazzi è sempre molto positivo, e durante gli incontri sono tutti molto attivi e interessati, tanto che alcuni di loro tornano anno dopo anno per ripetere l’esperienza!”. Anche la routine della vita comunitaria, che esiste tutto l’anno all’interno della grande famiglia della Fraternità, è un esperimento nuovo per i giovani partecipanti ai campi estivi. Fare comunità significa vivere insieme i pasti, avere un senso di responsabilità nei confronti degli altri e, allo stesso tempo permette di essere parte di un nucleo allargato, per non sentirsi mai soli.
Alessia Lanfranchi pensa che il desiderio principale che spinge i ragazzi a partecipare è il voler stare insieme: “Vogliono fare gruppo, e solo dopo, in un secondo momento, apprezzano più concretamente l’integrazione e la multiculturalità…e l’Africa. Ma la spinta iniziale è costituita dalla possibilità di coniugare vacanza e cultura, lavoro e divertimento.”. Che sia una passione per queste tematiche o la voglia di passare un’estate alternativa, questi ragazzi investono il loro tempo in un grande progetto.
 
 

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