Adolescenti e sessualità nella provincia di Ferrara
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Adolescenti e sessualità nella provincia di Ferrara: nel 2007 l’Osservatorio Adolescenti, Promeco e Spazio Giovani si sono impegnati nell’approfondimento di problematiche sulla sessualità e l’affettività, emerse a livello nazionale, dal Rapporto CENSIS sui comportamenti sessuali degli italiani e dal Secondo Rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità sui comportamenti a rischio.
L’analisi di un argomento così delicato è avvenuto intervistando un campione di 257 ragazzi (124 maschi; 133 femmine nati tra il 19991 e il 1992) e 235 genitori (180 madri; 55 padri) residenti nei tre Distretti socio-sanitari della Provincia di Ferrara. Dallo studio emerge un quadro interessante sulle percezioni e le considerazioni inerenti le sfere dell’affettività e della sessualità. I giovani intervistati mettono in primo piano l’affettività nella relazione amorosa e mettono al primo posto nella sessualità di coppia la possibilità di esprimere i propri sentimenti d’amore. Il 25,6% delle ragazze quindicenni contro il 16,9% dei coetanei maschi ha già avuto il primo rapporto sessuale completo protetto da contraccezione. Complessivamente le ragazze attribuiscono grande valore alla verginità, mentre per i maschi il primo rapporto sessuale rappresenta una prova di virilità.
I dati raccolti hanno consentito alcune riflessioni sul rapporto genitori-figli, confrontando le posizioni in un’ottica intergenerazionale. Il rapporto con gli adulti, in particolare con la madre, che per ragazze e ragazzi sembra essere il punto di riferimento, e la difficoltà comunicativa intergenerazionale, associata strettamente al tema della sessualità, sono gli elementi costitutivi delle dinamiche relazionali che emergono dall’indagine. Infatti, i genitori ritengono la qualità delle informazioni date ai figli “adeguate” (Distretto Centro Nord 35,7%, Sud Est 47,4% e Ovest 37,5%) mentre questi ultimi dichiarano prevalentemente di non trattare l’argomento in famiglia. L’accordo tra adulti e ragazzi è ravvisabile in merito alla considerazione della televisione come fonte di informazione spesso negativa e del web in quanto diffusore di messaggi sul tema sessualità giudicati eccessivamente volgari.
I genitori ritengono che la scuola debba garantire l’informazione sessuale con esperti esterni, anche se la mamma, più delle altre figure familiari, gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo adolescenziale dei figli anche sul tema della sessualità e dell’affettività.
Per scaricare la pubblicazione clicca qui adolescenti e sessualità.pdf
L’analisi di un argomento così delicato è avvenuto intervistando un campione di 257 ragazzi (124 maschi; 133 femmine nati tra il 19991 e il 1992) e 235 genitori (180 madri; 55 padri) residenti nei tre Distretti socio-sanitari della Provincia di Ferrara. Dallo studio emerge un quadro interessante sulle percezioni e le considerazioni inerenti le sfere dell’affettività e della sessualità. I giovani intervistati mettono in primo piano l’affettività nella relazione amorosa e mettono al primo posto nella sessualità di coppia la possibilità di esprimere i propri sentimenti d’amore. Il 25,6% delle ragazze quindicenni contro il 16,9% dei coetanei maschi ha già avuto il primo rapporto sessuale completo protetto da contraccezione. Complessivamente le ragazze attribuiscono grande valore alla verginità, mentre per i maschi il primo rapporto sessuale rappresenta una prova di virilità.
I dati raccolti hanno consentito alcune riflessioni sul rapporto genitori-figli, confrontando le posizioni in un’ottica intergenerazionale. Il rapporto con gli adulti, in particolare con la madre, che per ragazze e ragazzi sembra essere il punto di riferimento, e la difficoltà comunicativa intergenerazionale, associata strettamente al tema della sessualità, sono gli elementi costitutivi delle dinamiche relazionali che emergono dall’indagine. Infatti, i genitori ritengono la qualità delle informazioni date ai figli “adeguate” (Distretto Centro Nord 35,7%, Sud Est 47,4% e Ovest 37,5%) mentre questi ultimi dichiarano prevalentemente di non trattare l’argomento in famiglia. L’accordo tra adulti e ragazzi è ravvisabile in merito alla considerazione della televisione come fonte di informazione spesso negativa e del web in quanto diffusore di messaggi sul tema sessualità giudicati eccessivamente volgari.
I genitori ritengono che la scuola debba garantire l’informazione sessuale con esperti esterni, anche se la mamma, più delle altre figure familiari, gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo adolescenziale dei figli anche sul tema della sessualità e dell’affettività.
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